Vorrei parlare con lo strumento che agito su di me, che mi ha scavato.
Sì perché io sono una zucchina (o) e sono stata svuotata per essere riempita, farcita con qualcosa, ma oggi sono vuota.
Lo strumento indirettamente mi ha fatto una promessa.
Allora mi appiattisco contro le pareti di me stessa (o) e aspetto.
Pazientemente.
Con fiducia.
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